Il software leader in Italia per le georeferenziazioni e le riconfinazioni - Versione 6.02.0017
Software leader in Italia (30 anni di sviluppo) per la georeferenziazione e la correzione delle mappe catastali. Elabora tutte le tecniche di calibrazione e in particolare quelle che si basano sull’effettiva genesi delle mappe d’impianto del Catasto Italiano (Parametrica e Trilaterale). Esporta le mappe georeferenziate su Google Earth e sulla cartografia catastale dell’AdE.
Ormai in quasi tutte le Province Italiane le mappe catastali sono disponibili sotto forma di file raster (immagine); un formato che fornisce notevoli vantaggi ai Professionisti, primo fra tutti il fatto di evitare il disagio della consultazione cartacea presso l’Agenzia.
Ma disporre di una mappa raster non georeferenziata serve a poco perché la stessa si presenta con coordinate locali (0,0 nel vertice in basso a sinistra) e con dimensioni in pixel e non in metri, il che impedisce di reperire qualsiasi informazione metrica utile.
Questo software, potente ma molto semplice da usare, risolve il problema mediante le più sofisticate tecniche di georeferenziazione. Diversamente da altri software, CorrMap non si limita alla sola georeferenziazione, ma procede anche alla rettifica della deformazione che la mappa ha subìto nel tempo.
Una mappa raster non georeferenziata, aperta sul Cad, presenta coordinate pari a zero nel vertice in basso a sinistra, anziché l’Est/Nord di mappa e misure in pixel anziché in metri.
Georeferenziazione delle mappe originali d’impianto secondo la Direttiva dell’ex Agenzia del Territorio del 27/05/2008.
Georeferenziazione mediante un sofisticato algoritmo di rototraslazione baricentrica, adatta ad unire fogli di mappa adiacenti sulla base di un rilievo a cavallo degli stessi.
Potente procedura grafica che consente di acquisire i punti dall’immagine raster della mappa calcolandone le coordinate corrette dalla deformazione dei quadrati di parametratura Est/Nord nei quali ricadono. L’algoritmo utilizzato permette di raggiungere un grado di precisione fino a 10 volte superiore a quello delle tecniche tradizionali.
Questa tecnica è stata appositamente studiata per le mappe catastali prive di parametratura o per le riconfinazioni nelle quali è indispensabile preservare la congruità locale (confini a ridosso di fabbricati d’impianto).
Il metodo implementato esegue la triangolazione dei punti di inquadramento, calcola la deformazione di ciascun triangolo del raster originario rispetto al corrispondente triangolo del rilievo e calibra conseguentemente i punti di mappa digitalizzati.
Georeferenziazione studiata per le mappe generate mediante il criterio della “proiezione del territorio”. L’algoritmo utilizzato è quello della “proiezione omografica” che corregge il raster in funzione della deformazione subita dal poligono di inquadramento. La calibrazione avviene su un insieme di punti mappa di cui si conoscono le coordinate effettive, suddividendoli in triangoli sui quali vengono poi formati i quadrilateri per la trasformazione omografica. I quadrilateri così generati, doppi perché combinazione di più triangoli, vengono mediati dalla procedura di calcolo.
Metodo applicabile alle mappe la cui deformazione è nota su punti pre-determinati.
L’algoritmo utilizzato è quello del “foglio di gomma” (rubber-sheeting), che attua lo stiramento localizzato dell’immagine sui punti noti di inquadramento.
Tutte le georeferenziazioni di CorrMap esportano il file DXF della mappa georeferenziata, stampano i risultati su carta e li esportano in formato Word ed Excel. Le georeferenziazioni Parametrica, Omografica, Elastica e Trilaterale, inoltre:
CorrMap esporta le mappe georeferenziate direttamente sulla cartografia catastale dell’Agenzia delle Entrate del visualizzatore di www.topgeometri.it. Nella ricostruzione di confini, questa potente prestazione permette di confrontare lo stato attuale della cartografia con la mappa d’impianto per individuarne le difformità suscettibili di possibili pretese. Unitamente all’export su Google Earth (vedi sopra) questa funzionalità garantisce al Tecnico il pieno controllo sulla corrispondenza tra il confine catastale e lo stato attuale dei luoghi.
CorrMap esporta le mappe georeferenziate su Google Earth, il potente visualizzatore satellitare di Google.
Il software permette infatti di sovrapporre a Google Earth l’intero foglio elaborato con la georeferenziazione Catastale per avere la visione d’insieme di tutta la mappa.
Questo permette di valutare a priori (cioè prima ancora di recarsi sul posto per il rilievo) la corrispondenza della stessa alla realtà, come ad esempio l’esistenza dei fabbricati d’impianto utili ai fini della riconfinazione, le difformità territoriali intervenute nel tempo, ecc.
Si può anche sovrapporre la sola zona di mappa interessata al proprio lavoro, dopo averla elaborata con la georeferenziazione Parametrica.
In questo caso CorrMap riporta su Google Earth anche i punti prelevati dalla mappa e quelli importati dal rilievo (vedi successivo paragrafo “Import rilievo e riconfinazione”).
Per i lavori di grande estensione, inoltre, CorrMap permette di sovrapporre su Google Earth più fogli di mappa, anche appartenenti a Comuni diversi, fornendo così la percezione complessiva del lavoro da svolgere.
Anche in questo caso possono essere esportate su Google Earth le sole porzioni di mappa (quadranti parametrici) che coprono i soli punti da trattare (rilevare o tracciare), potendo cosi concentrarsi sullo su tali aree senza il fastidio della sovrapposizione dei fogli di mappa interi.
Una volta esportata la mappa su Google Earth è anche possibile usare la funzionalità Street View per passare alla modalità di visualizzazione fotografica, potendo così rendersi conto dal vivo della reale situazione della zona di mappa che si sta analizzando.
Quanto detto sopra per Google Earth e Street View è ovviamente applicabile in CorrMap a qualsiasi mappa, non solo a quelle d’impianto, ma anche agli estratti Wegis o altri tipi di mappe.
Per le georeferenziazioni basate sulle coordinate catastali (Catastale e Parametrica) CorrMap dispone di un potente comando che inserisce sulla mappa i PF appartenenti al foglio. Questa funzionalità è resa possibile grazie all’archivio interno al programma che contiene la TAF di tutta Italia.
Una volta importati sulla mappa, i PF vengono poi esportati su Google Earth. Questo permette al Tecnico di studiare in maniera ancora più accurata il rilievo da svolgere sul posto perché gli consente di conoscere a priori, oltre alla corrispondenza tra mappa e realtà, anche la posizione dei Punti Fiduciali per inquadrare il rilievo ai fini catastali.
Per gli utenti di Geocat, la mappa completa dei PF su Google Earth diventa inoltre la base per importare dal visualizzatore satellitare un rilievo virtuale per lo studio del lavoro (vedi scheda tecnica di Geocat).
CorrMap permette la gestione completa dei vecchi frazionamenti precedenti alla circolare 2/1988 eseguiti per allineamenti appoggiati a punti non più (o mai !) materializzati sul posto e che, come tali, vanno desunti dalla mappa d’impianto.
Una volta digitalizzati sulla mappa i punti origine e chiusura di un allineamento, CorrMap apre una comoda tabellina nella quale si possono inserire molto agevolmente le progressive misurate desunte dall’atto di aggiornamento. Ad ogni nuova progressiva inserita, il programma calcola automaticamente la corrispondente misura di mappa (in genere non coincidente con quella indicata nell’atto) e permette di decidere se mantenere rigide le misure del frazionamento oppure se compensarle su quelle di mappa.
È inoltre possibile stabilire quale punto dell’allineamento va considerato come “fisso” (colonna “Rif.”), vale a dire da quale punto vanno staccate le progressive da mantenere rigide. Tale punto viene assunto in genere sull’origine dell’allineamento (progressiva pari a 0,000), oppure sulla sua chiusura; ma non è detto che questa sia sempre la scelta più idonea. Può accadere, infatti, che a differenza dei punti di inizio/fine, uno dei punti intermedi abbia una materializzazione sul posto ritenuta valida e mantenutasi nel tempo. In questi casi, CorrMap permette di assegnare tale punto “fisso”, staccando le misure dallo stesso (nelle due direzioni).
I frazionamenti così inseriti vengono poi integrati con il rilievo e portati nel disegno CAD finale (vedi paragrafo “Import rilievo e riconfinazione”).
Nei frazionamenti precedenti alla circolare 2/88 è necessario effettuare una verifica sulla bontà di quanto eseguito dal tecnico redattore dell’epoca.
In particolare, per gli allineamenti che si appoggiano ad altri allineamenti, va verificata in mappa la corrispondenza (o discordanza) tra il prolungamento della linea d’impianto che il Tecnico intendeva estendere e la misura progressiva che egli stesso ha riportato nell’allineamento di arrivo.
Il comando “Intersezioni” di CorrMap permette di fare tutto questo in maniera molto semplice. Basta infatti cliccare i 4 punti delle due linee di cui si vuole trovare l’intersezione, ed il punto di quest’ultima viene automaticamente generato in mappa. Dopodiché, con il comando “Distanza” si desume la differenza tra le due ipotesi.
In alcuni casi, negli atti di aggiornamento precedenti alla circolare 2/88 le misure inserite per allineamenti formano dei triangoli che vanno pertanto tracciati sulla mappa georeferenziata al fine di ricostruire il vecchio frazionamento, verificandone l’attendibilità e la corrispondenza con il sistema mappa. Il comando “Trilaterazione” di CorrMap permette di fare questa operazione in maniera molto semplice. Basta infatti cliccare alternativamente i due punti di ciascun lato del triangolo ed inserire in una comoda finestra la lunghezza degli altri due lati per verificare così in mappa la corrispondenza del terzo vertice rispetto a quanto riportato nell’atto.
CorrMap è un software completamente autonomo nel risolvere le riconfinazioni da mappa o da atti di aggiornamento catastali da riprodurre sulla stessa (vedi paragrafo “Frazionamenti pre-circ. 2/88”), il tutto mediante un’operatività molto agevole:
CorrMap permette di gestire anche i casi (frequenti) in cui i punti di inquadramento necessari a risolvere la riconfinazione sono dislocati su più fogli di mappa.
Questa potente prestazione permette al tecnico di risolvere la maggior parte dei riconfinamenti da mappa senza la necessità di dover utilizzare altri software, come ad esempio anche lo stesso Geocat.
La tabella della rototraslazione mappa-rilievo di CorrMap conferisce al tecnico il totale e agevole controllo sul calcolo. Nella stessa si possono infatti importare i punti di inquadramento o di tracciamento da altre mappe per includerli nell’elaborazione e riordinare tutti i punti per tipologia (inquadramento, tracciamento, rilievo, ecc.) in diverso colore (vedi tabella che segue). Calcolata la rototraslazione, CorrMap riporta nella finestra grafica anche i punti delle mappe importate e quelli del rilievo esterni alla mappa del confine, generando il disegno DXF dell’intero lavoro.
CorrMap permette di generare il disegno DXF sia in coordinate mappa che in coordinate rilievo a seconda delle esigenze del tecnico.
Nel disegno in coordinate mappa si possono includere, su layer diversi, anche:
Il DXF generato è ottimizzato anche per gli utenti di AutoCAD.
CorrMap permette di definire i punti derivanti da Tipi di frazionamento pre-2/88 ed inseriti per allineamenti riportandoli:
La scelta tra questi due valori, così come quella del punto da mantenere fisso (origine, chiusura o punto intermedio) viene impostata dalla tabella di inserimento degli allineamenti.
Si veda a questo proposito il precedente paragrafo “Import rilievo e gestione completa delle riconfinazioni”).
Tutte le georeferenziazioni di CorrMap sono esportabili in formato Excel in modo da poter sviluppare ulteriori calcoli con questo software o fornirle ad altri utenti, come ad esempio: tecnici di controparte, CTU, CTP, ecc. a scopo di verifica.
CorrMap produce una dettagliatissima relazione tecnica in formato Word che permette al tecnico di dimostrare ai propri interlocutori (tecnico di controparte, giudice, CTU, CTP, ecc.) la bontà e la professionalità del lavoro svolto. Questo fondamentale elaborato riporta:
Naturalmente il vantaggio di avere questo documento in formato Word è quello di poter modificarlo o integrarlo con proprie note o altri elementi (figure, immagini, ecc.).
Una delle carenze della versione precedente di CorrMap era la mancata possibilità di selezionare i colori, sia del cursore grafico utilizzato per selezionare i punti sulla mappa, sia delle varie entità disegnate dal software sulla mappa stessa.
In particolare su Windows 10, a causa di un’impostazione proprietaria dello stesso sistema operativo, il cursore grafico si presentava sempre di colore nero, anche se su CorrMap era impostato a rosso o ad un altro colore. Questa anomalia (dovuta unicamente a Windows) creava difficolta nel selezionare punti mappa appartenenti a linee anch’esse di colore nero.
Con CorrMap 6.0 è invece possibile selezionare sia il colore del cursore (nero, rosso, giallo e blu) sia i colori di tutte le entità disegnate dal software sulla mappa. In questo modo il tecnico può scegliere i colori che risaltano meglio in funzione della mappa utilizzata (più chiara, più scura, ecc.), oppure quelli che preferisce maggiormente.
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